In un angolo remoto dell’alta Val d’Angrogna, nel sud della provincia di Torino, vive un uomo che ha scelto di dedicare la sua vita a Dio.
Eremita, ma anche star del web e conferenziere, don Johannes Maria Schwarz vive in alta Val d’Angrogna, nella provincia di Torino. Un viaggio in Italia a 15 anni segna la sua conversione. Prete originario del Liechtenstein, ha trovato nella sua dimora, situata su uno sperone di roccia con vista mozzafiato, il luogo ideale per coniugare la vita eremitica con il servizio alla comunità e la diffusione della fede. La strada che porta a questo ritiro è tortuosa e impervia, un viaggio che richiede pazienza e determinazione. La bellezza del paesaggio è straordinaria e il silenzio che avvolge la zona favorisce una profonda riflessione spirituale.
La gioventù di Johannes
Johannes, classe 1978, ha avuto una gioventù particolare, cresciuto in una famiglia che abbracciava uno stile di vita eco-hippie a Linz. Con i capelli biondi e lunghi, partecipava a spettacoli di marionette per le strade, immerso in una cultura che si distaccava dalla norma. Ma il suo destino ha preso una piega inaspettata durante un viaggio in Italia, quando, a 15 anni, si è trovato a visitare Assisi. Uscendo dalla Porziuncola, ha vissuto un’esperienza di conversione profonda e trasformativa.
- “Mi misi in ginocchio e dieci minuti dopo, quando mi rialzai, ero una persona diversa,” racconta con fervore.
- Questo momento di grazia ha segnato l’inizio del suo cammino spirituale.
Il percorso di fede
Successivamente, Johannes ha intrapreso un viaggio in Australia, un anno di solitudine che ha contribuito a rafforzare la sua fede. Tornato in Europa, ha scelto di studiare teologia nella Certosa austriaca di Gaming e ha conseguito un dottorato alla Facoltà di Lugano. Qui ha anche affinato la sua conoscenza dell’italiano, lingua che oggi utilizza con disinvoltura e passione. Il suo approccio alla teologia è profondo e riflessivo, unendo la tradizione cristiana con le sfide contemporanee.

Un messaggero di speranza
Don Johannes non è solo un eremita, ma anche una figura pubblica: condivide la sua esperienza attraverso conferenze e sui social media, portando un messaggio di speranza e di fede a un pubblico sempre più vasto. La sua vita è un perfetto esempio di come la spiritualità possa intrecciarsi con la modernità, rendendo accessibile il messaggio cristiano anche alle nuove generazioni.
Il ritiro che ha scelto come casa non è solo un rifugio fisico, ma anche un simbolo di una vita dedicata alla preghiera e alla contemplazione. La sua esistenza in alta Val d’Angrogna rappresenta un invito a riscoprire la bellezza della solitudine e della connessione con Dio, elementi fondamentali per una vita spirituale autentica. La sua storia è un faro di luce per chi cerca di vivere secondo i principi del catechismo della Chiesa cattolica, un richiamo a seguire la chiamata divina in un mondo che spesso sembra allontanarsi dalla fede.