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Processo di guarigione e rinascita: un percorso verso il benessere e la crescita personale

La salvezza si realizza attraverso la fiducia in Cristo, che trasforma sofferenze in rinascita spirituale.

Nella quinta meditazione degli Esercizi spirituali, il cappuccino Roberto Pasolini ha approfondito il tema di “Morenti o viventi?”, sottolineando che la vera guarigione è riconoscere che la vita eterna inizia qui.

La guarigione e la rinascita sono temi fondamentali nella spiritualità cristiana, che ci invitano a riflettere profondamente sulla nostra vita e sulla nostra fede. Recentemente, il cappuccino Roberto Pasolini ha affrontato questi argomenti durante gli Esercizi spirituali della Curia romana, incoraggiando i partecipanti a contemplare la speranza della vita eterna. In questo contesto, è emerso un pensiero significativo: la vera guarigione non riguarda solo il superamento della morte fisica, ma implica una trasformazione interiore che inizia già in questa vita.

La vera vita e la risurrezione di Lazzaro

Spesso, ci troviamo a pensare che esistano solo due categorie di persone: i vivi e i morti. Tuttavia, il Vangelo di Giovanni, attraverso la risurrezione di Lazzaro, ci sfida a riconsiderare questa visione. Lazzaro, avvolto nelle bende, simboleggia coloro che vivono in una condizione di paura e vergogna, limitati da aspettative e schemi rigidi. La vera vita non è semplicemente una questione di respirare, ma di essere veramente vivi, aperti alla grazia e alla libertà che Cristo ci offre.

Le sorelle di Lazzaro, Marta e Maria, mostrano una fede condizionata, esprimendo rassegnazione e dubbio. Le loro parole ci fanno riflettere su quanto spesso attribuiamo a Dio il compito di evitare il dolore. Ma Gesù, nel suo messaggio, non promette l’assenza di sofferenza; piuttosto, ci offre la possibilità di trasformare il nostro dolore in un’esperienza di crescita e di avvicinamento a Lui. È in questo contesto che si colloca l’affermazione di Gesù: «Io sono la risurrezione e la vita». Questa frase ci esorta a vivere con fiducia, abbracciando la realtà della nostra esistenza in comunione con Dio.

La ricerca di guarigione dell’emorroissa

La storia dell’emorroissa, che ha sofferto per dodici anni prima di toccare il mantello di Gesù, rappresenta un ulteriore invito alla riflessione. La sua ricerca di guarigione non è solo fisica, ma anche spirituale. Solo nel contatto con Cristo trova la vera salvezza. Quindi, la domanda che ci poniamo è: stiamo vivendo veramente? La vita eterna non è un semplice premio futuro, ma una dimensione che possiamo iniziare a sperimentare qui e ora, aprendoci alla grazia divina.

Padre Pasolini dinanzi a Papa Francesco (www.silerenonpossum.com)

La rinascita come cambiamento radicale

La rinascita, come indicato da Pasolini, è un concetto che si manifesta nel dialogo tra Gesù e Nicodemo. La necessità di rinascere “dall’alto” ci invita a esplorare un cambiamento radicale nel nostro modo di vivere e di relazionarci con Dio. Questa trasformazione, simile all’uscita del popolo di Israele dall’Egitto, è spesso spaventosa, poiché implica abbandonare le nostre certezze e lasciarsi andare alla volontà divina.

Il battesimo diventa simbolo di questa nuova vita, un inizio di un cammino di crescita spirituale. Tuttavia, per molti, è diventato un rito culturale piuttosto che un’esperienza di fede autentica. È fondamentale riscoprire il battesimo come un momento di apertura allo Spirito, un atto che ci invita a vivere in pienezza la nostra relazione con Dio, superando il timore di perdere ciò che conosciamo.

La rinascita spirituale, pur essendo un cammino spesso doloroso, è necessaria per accogliere la pienezza della vita eterna. San Francesco d’Assisi è un esempio luminoso di questa trasformazione, avendo abbandonato ogni sicurezza terrena per abbracciare la vita nuova in Cristo. La vera rinascita è quindi un processo continuo, un invito a lasciarci trasformare dallo Spirito Santo, vivendo già ora la promessa dell’eternità.

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Redazione