Un atto vandalico ha colpito la chiesa del Sacro Cuore a Marigliano, comune della Campania, provocando indignazione tra i fedeli e la comunità.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, il portone d’ingresso della chiesa è stato dato alle fiamme, mentre una statua di Padre Pio, figura venerata da molti cattolici, è stata abbattuta e trovata a terra. Il parroco, don Ciro Toscano, ha reagito con fermezza, dichiarando che non si lascerà intimidire da tali atti, esprimendo la sua intenzione di continuare il ministero nella comunità.
Il ruolo di don Ciro nella comunità
Durante un’intervista, don Ciro ha espresso il suo sconcerto per questo attacco, affermando: «Se questa è un’intimidazione, allora sia chiaro che noi non indietreggeremo di un solo passo. Anche se francamente non so proprio come spiegare un fatto del genere». Le sue parole riflettono una determinazione incrollabile, ma anche un profondo turbamento per un evento che ha scosso la tranquillità della parrocchia. L’autore del raid, che si è verificato presumibilmente intorno all’una di notte, ha lasciato un disegno con la scritta “Primo Br”, un messaggio che né don Ciro né i carabinieri di Marigliano sono riusciti a decifrare.
Don Ciro, alla guida della parrocchia da sei anni, ha raccontato di non aver mai ricevuto minacce in passato. Ha descritto il quartiere di Pontecitra come un luogo popolare, caratterizzato da vivacità ma anche da problemi legati allo spaccio di droga. Nonostante ciò, ha sempre sentito il supporto della comunità: «Mi vogliono bene tutti. Cerco, fin da quando sono arrivato, di parlare con chiunque, anche con chi è più lontano da Dio».
Il suo impegno ha trasformato la chiesa in un punto di riferimento per il quartiere, attirando un sorprendente afflusso di fedeli, non solo dal quartiere, ma anche da altre zone della città. Don Ciro ha affermato: «Molti fedeli arrivano anche dal centro», dimostrando che la parrocchia è diventata un centro vitale di attività sociali e spirituali.

La risposta della comunità
La reazione della comunità locale è stata immediata. Dopo aver scoperto i danni alla chiesa, don Ciro ha ricevuto la visita del sindaco di Marigliano, Peppe Jossa, che ha pubblicato un video sui suoi canali social per esprimere solidarietà al parroco e condannare l’atto. «È un atto gravissimo», ha commentato il sindaco, sottolineando che l’intera comunità si unisce al parroco nella lotta per la legalità e per il bene del quartiere Pontecitra.
In un contesto più ampio, la situazione a Marigliano riflette le sfide affrontate da molte comunità in Italia, dove la criminalità organizzata continua a esercitare una forte influenza. La chiesa ha storicamente rappresentato un bastione di speranza e resistenza contro tali forze. Don Ciro, con il suo impegno, sembra incarnare questa lotta, dimostrando che la fede e la comunità possono prevalere anche nei momenti più bui.
Don Ciro ha dichiarato che, nonostante l’incendio e il vandalismo, la chiesa rimarrà aperta a tutti: «Mi piace pensare che anche la nostra sia una Porta Santa, ora solo un po’ bruciacchiata, che ciascuno può varcare». La comunità di Marigliano sta affrontando una sfida importante: unirsi per proteggere i propri valori e la propria cultura, opponendosi a qualsiasi forma di violenza e intimidazione. La reazione della comunità, unita nel sostegno a don Ciro e alla chiesa, potrebbe rappresentare un forte segnale contro la criminalità e per la legalità.