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Papa Francesco riabbraccia così i fedeli di tutto il mondo: “Grazie a Tutti”

Dopo un lungo periodo di assenza, il Papa è tornato a incontrare i suoi fedeli, riempiendo di gioia il piazzale del Policlinico Gemelli a Roma.

Sono stati 39 giorni di ricovero, durante i quali migliaia di persone hanno pregato incessantemente per la sua salute. Finalmente, il momento tanto atteso è arrivato: Papa Francesco, visibilmente provato ma con il consueto calore umano, si è affacciato dal balconcino al quinto piano del Gemelli, accogliendo l’affetto dei circa 3.000 fedeli radunati sotto di lui.

Con un sorriso timido e le mani sulle ginocchia, il Papa ha benedetto la folla, ascoltando le urla di sostegno e affetto: “Francesco, ti vogliamo bene!”, “Siamo qui per te!”. Queste parole hanno riempito l’aria di un senso di comunità e di speranza, sottolineando l’importanza del legame tra il Pontefice e i suoi seguaci. La sua voce, anche se flebile, ha risuonato forte nel cuore della gente, che ha risposto con un caloroso “Grazie a tutti!”.

La commozione dei fedeli

Tra i presenti, spiccava una figura: Carmela Mancuso, una signora calabrese di 72 anni, in prima fila con un mazzo di fiori gialli. Carmela ha raccontato ai media vaticani di aver fatto il viaggio dalla Stazione di San Pietro al Gemelli quasi ogni giorno per un mese, portando con sé la sua devozione. Quando il Papa ha rivolto il suo sguardo verso di lei, è scoppiata in lacrime, incredula di essere stata “vista” dal Santo Padre. “Non so che dire. Grazie, grazie, grazie, al Signore e al Santo Padre”, ha commentato, esprimendo il desiderio di una pronta guarigione del Papa.

La folla che ha accolto Francesco non era solo composta da romani, ma anche da fedeli provenienti da diverse nazionalità. Tra loro, infermieri, medici e studenti dell’Università Cattolica, tutti uniti in un abbraccio simbolico di sostegno. Un cartellone, realizzato dalla Cooperativa Auxilium, esponeva le bandiere di tutto il mondo, con un appello per la pace. Un uomo che ha compiuto 75 anni ha mostrato un cartello in cui chiedeva l’intercessione di Giovanni Paolo II per Francesco. Questi momenti di condivisione collettiva hanno evidenziato non solo l’attaccamento al Papa, ma anche il desiderio di unità in un periodo di sfide globali.

La gioia della comunità

Tra i fedeli c’era anche suor Geneviéve Jeanningros, nota per il suo impegno nella pastorale di rom e sinti. La religiosa ha espresso la sua gioia per la presenza del Papa, sottolineando quanto fosse attesa la sua apparizione. “Non vedevo l’ora che Francesco si facesse vedere e uscisse”, ha dichiarato, riflettendo il sentimento di molti presenti.

Dopo il saluto dal balcone, la folla si è spostata verso l’ingresso dell’ospedale per assistere al passaggio del Papa nella sua iconica Fiat 500L bianca. Anche in questo momento, gli applausi e i cori lo hanno accompagnato, mentre lui si dirigeva verso la basilica di Santa Maria Maggiore. È un luogo a cui Francesco è particolarmente affezionato, dove ha sempre recitato una preghiera di ringraziamento dopo ogni viaggio o ricovero. La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato che, una volta giunto in basilica, il Papa ha offerto un mazzo di fiori al cardinale Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica, per essere deposti ai piedi dell’icona mariana.

Papa Francesco sulla sua iconica Fiat 500L (www.agi.it)

Il riconoscimento al personale medico

Prima di affacciarsi al balcone, Papa Francesco ha voluto anche esprimere la sua gratitudine al personale medico e ai vertici dell’Università Cattolica e del Policlinico Gemelli, tra cui il rettore professoressa Elena Beccalli e il dottor Daniele Franco, presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Questo gesto ha sottolineato l’importanza della comunità sanitaria e accademica nel processo di recupero del Papa, rendendo omaggio a coloro che si sono dedicati con passione alla sua cura.

In questo evento carico di emozioni, il Papa ha dimostrato ancora una volta di essere un simbolo di speranza e di unità, capace di avvicinare i cuori di tutti coloro che lo seguono. La sua figura rimane un punto di riferimento per milioni di fedeli nel mondo, un faro di luce in tempi di incertezze.

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Redazione