Papa Francesco: nulla può impedire di pregare e amare

Papa Francesco: nulla può impedire di pregare e amare Papa Francesco: nulla può impedire di pregare e amare
Papa Francesco nella cappellina del Gemelli (www.vaticannews.va)
Canale WhatsApp Iscriviti subito!
Canale Telegram Iscriviti subito!

Papa Francesco guarda il crocifisso posto sull’altare della cappellina privata del decimo piano del Policlinico Gemelli, dove si reca ogni giorno a pregare da quando le sue condizioni sono migliorate leggermente.

Questa è la prima immagine del Papa diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede, che lo mostra subito dopo la Messa concelebrata con altri sacerdoti nella cappellina vicina alla sua stanza.

La sofferenza non può impedirci di pregare

Nel suo Angelus, il Papa ricorda che, anche nella sofferenza, nulla può impedire di pregare e amare. Invita a guardare con amore chi è accanto a noi nelle difficoltà, riconoscendo nei malati una riflessione della nostra fragilità. Francesco esprime il suo affetto per i bambini, dicendo loro che li ama.

I giorni precedenti erano stati caratterizzati da domande sulla sua condizione. L’ultima volta che il Papa era stato visto risaliva a oltre un mese prima, quando aveva incontrato alcuni membri della Fondazione spagnola Gaudium et Spes. Da allora, solo i medici e i collaboratori più stretti lo avevano visto, mentre la sua voce era giunta ai fedeli attraverso un messaggio audio durante il Rosario in Piazza San Pietro.

Le condizioni del Santo Padre

Questa mattina, circa 200 bambini dell’Unicef e altre realtà italiane si erano radunati sotto le finestre del Gemelli, portando fiori e palloncini nella speranza di vedere il Papa o ricevere un saluto. In serata, è giunto il segno della sua presenza, mentre si dedicava alla preghiera, alla terapia e al riposo.

La sua condizione è stabile, anche se il quadro clinico resta “complesso”, come confermato dai medici. Nonostante ciò, Papa Francesco continua la sua vita quotidiana nel Policlinico, che è diventato la sua residenza in questo periodo di prova, unito a tanti malati fragili, come ha scritto nell’Angelus.

 

Change privacy settings
×