Il messaggio della Regina della Pace ci invita a una riflessione profonda sul nostro cammino spirituale, esortandoci a rispondere con sincerità alla chiamata alla conversione.
Maria, in qualità di madre amorevole, ci ringrazia per i sacrifici che abbiamo offerto, ma ci invita anche a fare un passo ulteriore: aprire completamente i nostri cuori a Dio. La sua esortazione, “i vostri cuori non sono completamente aperti a me”, ci richiama alla necessità di un’apertura totale al Signore, un’apertura che non sia superficiale ma che raggiunga il cuore più profondo della nostra vita.
Medjugorje: Messaggio del 25 giugno 1996
Cari figli! Oggi vi ringrazio per tutti i sacrifici che mi avete offerto in questi giorni. Figlioli, vi invito ad aprirvi a me e a decidervi per la conversione. I vostri cuori, figlioli, non sono completamente aperti a me, per questo vi invito di nuovo ad aprirvi alla preghiera, perché lo Spirito Santo vi aiuti nella preghiera affinché i vostri cuori diventino di carne e non di pietra. Figlioli, grazie per avere risposto alla mia chiamata e per avere deciso di camminare con me verso la santità.
Il cammino di trasformazione interiore
Nel Catechismo della Chiesa Cattolica si sottolinea che “la conversione è il primo passo verso il Regno di Dio” (CCC 1427), e la Madonna ci invita proprio a intraprendere questo cammino di trasformazione interiore, che non può che passare attraverso la preghiera. La preghiera, infatti, è il mezzo attraverso il quale possiamo avvicinarci a Dio e permettere che lo Spirito Santo operi in noi. È proprio lo Spirito Santo che ci aiuta a pregare con un cuore puro, ad aprirci alla Parola di Dio e a lasciarci cambiare.
Maria ci esorta anche a passare da cuori di pietra a cuori di carne, un’immagine evocativa che troviamo nelle Scritture, in particolare nel libro di Ezechiele, dove Dio promette di rinnovare il cuore del Suo popolo: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne” (Ez 36,26). Questo passo simbolico richiama la necessità di una vera conversione, che deve toccare le radici più intime della nostra esistenza. Il cuore di pietra rappresenta il cuore indurito dal peccato e dalla mancanza di amore, mentre il cuore di carne è quello aperto alla grazia divina, capace di amare come Dio ama.
La Vergine, come nostra madre, ci guida in questo cammino verso la santità, aiutandoci a rimanere fedeli alla preghiera e alla conversione. La santità non è un obiettivo lontano, ma un cammino quotidiano che richiede una continua apertura alla grazia e una costante crescita nell’amore verso Dio e verso il prossimo. “Siate santi, perché io, il Signore, sono santo” (Lv 11,44), ci insegna la Sacra Scrittura. La Madonna ci chiede di camminare con lei, di prendere il suo esempio di fede e di umiltà per rispondere al suo invito con generosità e apertura di cuore.
Questo messaggio ci invita a vivere una conversione autentica, che non si limita a parole o buone intenzioni, ma si traduce in un cambiamento profondo del nostro cuore. Solo così, attraverso la preghiera e l’ascolto dello Spirito Santo, possiamo veramente avvicinarci a Dio e camminare verso la santità.