Il messaggio della Regina della Pace ci richiama tutti ad un impegno profondo nella preghiera e nella conversione.
La Madre ci invita a “svegliarci dal sonno stanco della nostra anima” ed a rispondere con un “Sì” a Dio, una esortazione che si inserisce nel cammino di santità e di perfezione cui ogni cristiano è chiamato.
Medjugorje: Messaggio del 25 marzo 2001
Cari figli, vi invito anche oggi ad aprirvi alla preghiera. Figlioli, vivete in un tempo nel quale Dio vi dona grandi grazie, ma voi non sapete utilizzarle. Vi preoccupate di tutto il resto, e dell’anima e della vita spirituale il minimo. Svegliatevi dal sonno stanco della vostra anima e dite a Dio con tutta la forza Si. Decidetevi per la conversione e la santità . Sono con voi, figlioli, e vi invito alla perfezione della vostra anima e di tutto quello che fate. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Riconoscere le Grazie
La preghiera, come sottolinea il Catechismo della Chiesa Cattolica (2559), è il mezzo fondamentale per la relazione con Dio: “La preghiera è l’innalzamento dell’anima a Dio” . In essa, riconosciamo la nostra dipendenza da Dio e ci disponiamo ad accogliere le sue grazie. La Madonna sottolinea che viviamo in un tempo in cui Dio ci offre grandi grazie, ma noi spesso non le riconosciamo o non sappiamo come usarle. Questo ci rimanda alla parabola dei talenti (Mt 25,14-30), dove il padrone affida ai suoi servi dei talenti, e i servi sono chiamati a moltiplicarli.
Così, le grazie che Dio ci dona sono un’opportunità di crescita spirituale che non possiamo sprecare. La Madonna ci invita quindi a prendere sul serio il nostro cammino spirituale, non lasciando che le preoccupazioni mondane oscurino la nostra vita interiore. La sua chiamata alla conversione è anche un invito alla santità , come ci ricorda San Pietro: “Siate santi, perché io sono santo” (1 Pt 1,16). La santità è il fine della nostra vita cristiana, e consiste nel vivere ogni giorno secondo la volontà di Dio.
La Vergine Maria, sempre presente accanto a noi, ci invita a rispondere con generosità al suo invito, confidando nella sua materna intercessione. Così, possiamo rispondere alla sua chiamata con un “Sì” che si traduce in un impegno concreto a crescere nella preghiera, nella fede e nella carità .