Il messaggio della Regina della Pace ci richiama con forza materna alla centralità della preghiera nella vita familiare, sottolineando una verità essenziale della fede cristiana.
Dio deve essere al primo posto. Questo è pienamente conforme all’insegnamento della Chiesa, che nel Catechismo afferma: «Il primo comandamento esige dall’uomo di accogliere Dio e di adorarlo» (CCC 2084). Quando Dio occupa il centro della nostra vita, tutte le altre realtà trovano il loro giusto ordine, e la volontà di Dio diventa il criterio delle nostre scelte quotidiane.
Medjugorje: Messaggio del 25 aprile 1996
Cari figli! Oggi vi invito di nuovo a mettere la preghiera al primo posto nelle vostre famiglie. Figlioli, se Dio è al primo posto, allora, in tutto ciò che fate, voi cercherete lavolontà di Dio. Così, la vostra conversione quotidiana sarà più facile. Figlioli, con umiltà cercate ciò che non è in ordine nei vostri cuori e capirete ciò che bisogna fare. La conversione sarà per voi un dovere quotidiano che adempirete con gioia. Figlioli, io sono con voi, vi benedico tutti e vi invito a diventare miei testimoni attraverso la preghiera e la conversione personale. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!
La conversione quotidiana
La Madonna ci invita alla conversione quotidiana, una pratica che non è un evento isolato, ma un cammino costante verso Cristo. San Paolo ci ricorda: «Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando la vostra mente» (Rm 12,2). La conversione è dunque un processo dinamico, sostenuto dalla grazia, in cui la preghiera ha un ruolo fondamentale. Senza il dialogo con Dio, infatti, non possiamo discernere ciò che Egli desidera da noi.
Significativo è anche l’invito all’umiltà: «con umiltà cercate ciò che non è in ordine nei vostri cuori». Questo atteggiamento è tipico del vero discepolo, che riconosce la propria fragilità e si apre all’azione purificatrice dello Spirito Santo. Gesù stesso ci ha insegnato: «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio» (Mt 5,8). La purezza del cuore si raggiunge attraverso il pentimento sincero e la disponibilità al cambiamento.
Infine, l’invito ad essere testimoni della preghiera e della conversione personale è una chiamata alla missione, coerente con quanto insegna la Chiesa: «La vocazione cristiana, per sua natura, è anche vocazione all’apostolato» (CCC 863). In un mondo spesso smarrito, i cristiani sono chiamati a essere luce, come insegna il Vangelo: «Voi siete la luce del mondo» (Mt 5,14). Questo messaggio è dunque un richiamo d’amore, un’esortazione materna a vivere con autenticità il Vangelo nella concretezza della vita quotidiana.