La Regina della Pace, in questo nuovo messaggio, ci invita con amore materno a riconoscere le ferite spirituali del nostro tempo.
Le sue parole, in profonda sintonia con la Sacra Scrittura e il Catechismo della Chiesa Cattolica, risuonano come un appello urgente ma colmo di speranza a tornare a Dio attraverso la preghiera e la conversione.
Il Messaggio del 25 aprile 2025 a Marija
“Cari figli! I venti dell’inquietudine, dell’egoismo e del peccato afferrano molti cuori e li guidano all’inquietudine ed alla perdizione. Perciò vi invito, figlioli, ritornate a Dio ed alla preghiera affinché possiate star bene nei cuori e sulla terra, sulla quale vivete. Vi amo, figlioli, e perciò non mi stanco ad invitarvi alla conversione. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”. (Con approvazione ecclesiastica).
Ritornate a Dio e fuggite il dramma spirituale del nostro tempo
Il messaggio della Madonna di Medjugorje delinea con chiarezza il dramma spirituale del nostro tempo: l’inquietudine, l’egoismo e il peccato che turbano il cuore umano e lo conducono alla perdizione. Questa analisi trova pieno riscontro nella Sacra Scrittura, dove san Paolo afferma: “Il salario del peccato è la morte” (Rm 6,23), sottolineando come il peccato non sia solo un atto esteriore, ma una realtà che disordina l’anima e la allontana da Dio, sua vera pace.
La Regina della Pace ci chiama al ritorno a Dio e alla preghiera, due dimensioni fondamentali per la vita cristiana. Il Catechismo della Chiesa Cattolica insegna che “la preghiera è la vita del cuore nuovo” (CCC 2697) e che senza di essa non possiamo vivere come figli di Dio. È nella preghiera, infatti, che l’anima si apre alla grazia e trova la pace che il mondo non può dare (cfr. Gv 14,27). Questo ritorno a Dio è la conversione, alla quale Maria ci invita instancabilmente come madre premurosa, desiderosa della salvezza dei suoi figli.
“Convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc 1,15): è l’invito con cui Gesù inizia la sua predicazione, lo stesso che la Vergine rinnova con amore. La conversione non è solo un cambiamento morale, ma un radicale orientamento del cuore verso Dio. Come ci ricorda il Catechismo, “la conversione è anzitutto un’opera della grazia di Dio che fa tornare i nostri cuori a Lui” (CCC 1432).
Infine, le parole “vi amo” ci rivelano il cuore materno di Maria, riflesso perfetto dell’amore di Dio, che “vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1Tm 2,4). Ella non si stanca di guidarci con pazienza e dolcezza, indicando il cammino della salvezza. Il suo messaggio è una chiamata urgente ma piena di speranza: tornare a Dio per ritrovare la pace nel cuore e costruire un mondo più giusto sulla terra.