Il digiuno e l’astinenza, insieme alla preghiera, all’elemosina e alle altre opere di carità, sono da sempre pratiche penitenziali fondamentali nella vita della Chiesa.
Rispondono al continuo bisogno del cristiano di conversione al regno di Dio, di richiesta di perdono per i peccati, di implorazione dell’aiuto divino e di rendimento di grazie al Padre.
Innanzitutto, il cristiano digiuna perché Gesù stesso ha digiunato. Inoltre, il digiuno è un cammino per vivere più pienamente il battesimo. Ha anche un valore di espiazione: la mortificazione della carne, tramite il digiuno e l’astinenza, è una componente essenziale della penitenza, che aiuta l’uomo a elevarsi oltre i propri limiti fisici e a predisporre mente e cuore ad accogliere Cristo.
Il digiuno come mezzo di liberazione
La penitenza ha come scopo la liberazione dell’uomo, spesso imprigionato dalla concupiscenza e dalla parte sensitiva della propria natura. Il digiuno restituisce vigore all’uomo, curando le ferite inflitte dalla mancanza di temperanza, e permette alla nostra dignità di risorgere attraverso la “medicina” della penitenza.
Il digiuno, sebbene antichissimo, è anche vantaggioso per la nostra salute. Permette al nostro organismo di recuperare i ritmi naturali, spesso distorti dalle cattive abitudini alimentari. Gli eccessi quotidiani ci fanno perdere di vista ciò che è veramente importante. Il mondo moderno, che promuove il desiderio immediato e il consumo facile, ci porta ad essere sempre più ingordi e pigri, dimenticando quanto sia necessario prendersi cura della nostra anima e del nostro spirito.
Così, diventiamo deboli, incapaci di affrontare le difficoltà, anche le più piccole. Digiunare, anche per soli due giorni, ci aiuta a ridurre quella distanza tra noi e ciò che diamo per scontato. Rinunciare a ciò che ci dà soddisfazione immediata ci insegna a relativizzare e a comprendere l’autentica importanza delle cose, imparando che possiamo vivere senza di esse senza subire danni.
L’invito della Regina della Pace
La Madonna di Medjugorje ci invita al digiuno come pratica fondamentale di devozione. In un messaggio del 21 luglio 1982, ci ha detto: “Con la preghiera e il digiuno si possono allontanare le guerre e persino sospendere le leggi naturali.” Il digiuno a pane e acqua, due volte alla settimana (mercoledì e venerdì), è particolarmente raccomandato.
I benefici spirituali del digiuno
Il digiuno ha numerosi benefici: disarma i demoni (Mt 17,21), protegge dal male, ottiene guarigioni fisiche, psichiche e spirituali, libera le anime del Purgatorio, crea spazio per lo Spirito Santo nei nostri cuori e favorisce la comprensione del piano di Dio per noi. In definitiva, il digiuno ci rende liberi come Gesù e ci insegna a vivere nella provvidenza, non schiavi delle nostre pianificazioni, ma fiduciosi nel Padre.
Viviamo in un’epoca caratterizzata da eccessi e dalla rapidità del mondo moderno, che può distoglierci dalle cose di vero valore. La facilità con cui otteniamo ogni cosa ci rende insaziabili, portandoci a dimenticare l’importanza di nutrire la nostra anima. Il digiuno, anche solo per brevi periodi, ci insegna a riconoscere ciò che diamo per scontato e a relativizzare l’importanza delle gratificazioni immediate.