L'Angelus: storia della potente preghiera che ricorda l'Annunciazione
L’Angelus è una importante preghiera della tradizione cattolica. Questa celebra l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria rivelandole che sarebbe diventata la Madre di Gesù.
La preghiera è anche un omaggio all’incarnazione del Verbo di Dio, che si è fatto carne nel grembo della Vergine. È uno dei momenti più significativi della spiritualità cristiana, ricordando ogni giorno il mistero dell’Incarnazione e l’obbedienza di Maria al volere di Dio.
L’Angelus si recita tre volte al giorno: alle 6 del mattino, a mezzogiorno ed alle 6 di sera. La tradizione di pregare l’Angelus nasce nel Medioevo. Si pensa che sia stato San Luigi di Francia, nel XIII secolo, a promuovere questa pratica come parte di una devozione quotidiana che ricordasse l’incarnazione di Cristo.
Il nome “Angelus” deriva proprio dalla prima parola del testo latino (“Angelus Domini nuntiavit Mariae”). Nei secoli successivi, il Papa e la Chiesa cattolica hanno reso l’Angelus una preghiera pubblica per commemorare il mistero dell’Annunciazione e, in un certo senso, per risvegliare l’attenzione della comunità cristiana sul significato della Redenzione.
La preghiera è composta da tre invocazioni seguite da un’Ave Maria e da una orazione finale. In Latino la sequenza è la seguente:
“Oremus. Gratiam tuam, quaesumus, Domine, mentibus nostris infunde, ut qui, Angelo nuntiante, Christi Filii tui incarnationem cognovimus, per passionem eius et crucem ad resurrectionis gloriam perducamur. Per Christum Dominum nostrum. Amen”.
In Italiano la preghiera si recita secondo questa sequenza:
“Preghiamo. Infondi, o Signore, il tuo Spirito nei nostri cuori, perché, con l’annuncio dell’angelo, siamo giunti alla conoscenza dell’incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e croce, giungiamo alla gloria della sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Amen”.
L’Angelus è un momento privilegiato per fermarsi a riflettere sulla centralità dell’incarnazione, un mistero che segna la salvezza dell’umanità. Recitare questa preghiera tre volte al giorno è un modo di vivere continuamente il mistero cristiano, portando il pensiero alla venuta di Cristo nella carne, alla sua passione, morte e risurrezione. Da notare che ultimamente si è persa l’uso tradizionale di questa importante preghiera che si recita ormai solo come orazione di mezzogiorno. La tradizione di suonare le campane per annunciare l’Angelus ha radici molto antiche e rimane ancora un rito importante in molte parrocchie e comunità cristiane, segnando il momento di raccoglimento e preghiera nella giornata.