Un evento storico ha segnato un importante passo verso l’unità delle chiese cristiane in Italia: la presentazione della prima traduzione italiana ecumenica del Nuovo Testamento.
Questo progetto, che coinvolge diciotto chiese cristiane, è stato realizzato con criteri letterari che rispettano il testo originale, contribuendo a promuovere la comprensione e l’armonia tra le diverse confessioni. La Traduzione Letteraria Ecumenica del Nuovo Testamento rappresenta un’opportunità unica per avvicinare i fedeli al messaggio evangelico, rendendo la Bibbia più accessibile e fruibile.
Un progetto collettivo
La traduzione è il frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto circa cinquanta esperti, tra traduttori e revisori, provenienti da diverse denominazioni cristiane. Coordinata dalla Società Biblica in Italia (Sbi) e approvata dall’Alleanza Biblica Universale, questa iniziativa segna un passo significativo verso una maggiore cooperazione tra le chiese. Il lungo processo di traduzione ha richiesto diversi anni di impegno e dedizione. La presentazione si è svolta in una gremita Chiesa Valdese a Roma, dove il messaggio di unione e pace è stato accolto con entusiasmo. Tra i relatori, il cardinale Matteo Zuppi ha condiviso un videomessaggio, mentre il cardinale Gualtiero Bassetti ha sottolineato l’importanza di una traduzione che possa avvicinare le persone al Vangelo. Anche il vescovo ortodosso Dionysios Papavasileiou ha partecipato, evidenziando la necessità di un dialogo interconfessionale.
Un testo veramente per tutti
Una delle caratteristiche fondamentali di questa traduzione è la sua natura non confessionale, che la rende accessibile a tutti, indipendentemente dall’affiliazione religiosa. Questo aspetto è particolarmente rilevante in Italia, dove la Bibbia ha storicamente influenzato arte e cultura, ma rimane ancora poco letta. La traduzione mira a colmare questa lacuna, rendendo il Vangelo più comprensibile per il lettore moderno.
Mario Cignoni, segretario generale della Sbi, ha definito questa traduzione una “pietra miliare” nella storia della Bibbia in Italia. L’obiettivo è creare un testo che rispecchi fedelmente il greco originale, prestando attenzione alle sfumature linguistiche dell’epoca. Cignoni ha inoltre espresso la speranza che questa traduzione possa sostenere il lavoro di traduzione ecumenica dell’Antico Testamento.

Un futuro di dialogo ecumenico
La presentazione si è conclusa con la nomina di Mario Cignoni a presidente onorario della Società Biblica in Italia, un riconoscimento del suo impegno nel progetto. Questo evento segna non solo un traguardo per la Sbi, ma anche un nuovo inizio per un dialogo ecumenico sempre più forte nel panorama religioso italiano. In un’epoca di divisioni, la Traduzione Letteraria Ecumenica del Nuovo Testamento rappresenta una speranza per l’unità delle chiese cristiane e per una maggiore comprensione reciproca tra i credenti.
In sintesi, la Traduzione Letteraria Ecumenica del Nuovo Testamento si propone di diventare un punto di riferimento per le future generazioni, contribuendo a costruire un messaggio di pace e fraternità che trascende le differenze confessionali. Con l’obiettivo di rendere il Vangelo accessibile a tutti, questo progetto rappresenta un passo significativo verso una maggiore unione tra le diverse chiese cristiane.