La storia di Roma, la Città Eterna, è profondamente intrecciata con i Giubilei, eventi di grande significato spirituale e culturale che attirano milioni di pellegrini da ogni angolo del mondo.
Nel suo libro “La Città del Perdono. Santi, artisti, briganti nei Giubilei” (Brescia, Morcelliana, 2025), Marco Roncalli esplora le molteplici dimensioni di questi eventi, che non solo celebrano la misericordia e il perdono, ma hanno anche un impatto significativo sulla vita religiosa e sociale della capitale italiana.
Origini e significato dei Giubilei
I Giubilei affondano le radici nelle tradizioni del Vicino Oriente e nelle scritture bibliche, rappresentando momenti di riconciliazione e di celebrazione della misericordia. Roncalli evidenzia come, nel corso dei secoli, i Papi abbiano utilizzato il Giubileo come strumento per rafforzare il loro potere e la centralità della Chiesa cattolica. Questi eventi non sono solo occasioni di spiritualità, ma anche momenti in cui la Chiesa riafferma il proprio ruolo nella società.
Santi, artisti e briganti: una narrazione complessa
La narrazione di Roncalli si sviluppa attraverso le storie di santi, artisti e briganti che hanno segnato la storia dei Giubilei.
- Santi: Figure emblematiche della fede cristiana, i santi hanno sempre avuto un posto privilegiato durante queste celebrazioni. La loro vita e le loro opere ispirano i fedeli, e la loro canonizzazione spesso coincide con l’anno giubilare. Un esempio significativo è San Giovanni Paolo II, canonizzato nel 2014 durante un Giubileo straordinario dedicato alla misericordia.
- Artisti: Le opere d’arte create per celebrare i Giubilei, come affreschi e sculture, hanno abbellito Roma e comunicato messaggi di speranza. La Basilica di San Pietro, ad esempio, è intrinsecamente legata ai Giubilei e al potere di attrazione che esercitano su artisti come Michelangelo e Bernini.
- Briganti: Non si può ignorare il lato oscuro dei Giubilei. La storia recente di Roma è segnata da episodi di brigantaggio, dove i briganti, spesso considerati fuorilegge, hanno trovato nella religione una giustificazione o un rifugio. Queste figure incarnano una realtà complessa, quella di un popolo in lotta per la propria dignità.

Il messaggio di inclusività e responsabilità sociale
Roncalli invita a riflettere su come la misericordia e il perdono debbano estendersi anche a queste figure marginalizzate, rinnovando il messaggio di inclusività del Giubileo. La dimensione sociale di questi eventi è cruciale, specialmente in un contesto di crisi globale, dove la pace e la giustizia sono sempre più minacciate. La Chiesa ha la possibilità di farsi portatrice di un messaggio di unità e riconciliazione, ma questo richiede un impegno concreto.
La figura del Papa emerge come centrale nel libro, non solo come leader spirituale, ma anche come politico e mediatore. Ogni Giubileo è un momento in cui il Papa invita il mondo a riconsiderare le proprie priorità, ponendo al centro la misericordia. L’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, pubblicata nel 2020, è un esempio di come la Chiesa affronti le sfide contemporanee, promuovendo un dialogo interreligioso e una visione globale di solidarietà.
In conclusione, “La Città del Perdono” non è solo un racconto della storia dei Giubilei, ma una profonda riflessione sulla condizione umana e sul significato del perdono. La Città del Perdono rappresenta un’idea che trascende i secoli, continuando a ispirare uomini e donne di ogni fede. Con una narrazione ricca di storia e significato, Marco Roncalli ci invita a riflettere sull’importanza del perdono e della riconciliazione in un mondo che ha sempre più bisogno di speranza e unità. La sua opera testimonia quanto la fede e la cultura possano intrecciarsi, dando vita a storie che continuano a risuonare nel presente.