La vigilanza è essenziale: il demonio è astuto e non è mai sconfitto per sempre fino al giorno del giudizio finale.
Ci chiediamo: “Vigilo sul mio cuore, sui miei pensieri, sulla mia vita interiore? Custodisco la grazia e la presenza dello Spirito Santo in me?” Se non siamo vigilanti, il male può sopraffarci. Gesù stesso lotta contro il diavolo e ci insegna che chi non è con Lui è contro di Lui (Mt 12,30). Chiediamo a Gesù la grazia di prendere sul serio questa battaglia spirituale, rimanendo sempre con Lui e non relativizzando mai il male.
Dal Vangelo secondo Luca 11,14-23
In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

La riflessione sul Vangelo di oggi
Il brano del Vangelo di Luca ci presenta un episodio in cui Gesù, dopo aver scacciato un demonio che rendeva muto un uomo, affronta le accuse di alcuni che lo accusano di agire per mezzo di Beelzebùl, il principe dei demòni. Gesù risponde con una riflessione profonda sulla coerenza del regno del male, sottolineando che un regno diviso in se stesso va in rovina. Se satana scacciasse i suoi demòni, il suo regno sarebbe destinato a crollare. Ma Gesù afferma di scacciare i demòni con il «dito di Dio», cioè con la potenza divina, e questo segno è il manifestarsi del regno di Dio tra gli uomini.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica sottolinea che la liberazione dal demonio è un segno della vittoria di Cristo sul male e sulla morte (CCC 550). Gesù, con il Suo potere divino, rivela la Sua missione di distruggere le opere del demonio e di portare il regno di Dio sulla terra. La lotta di Gesù contro il male non è solo fisica, ma spirituale, e attraverso il Suo potere divino, libera l’uomo dalla schiavitù del peccato e della morte.
Gesù avverte che chi non è con Lui è contro di Lui. Questo passaggio richiama l’importanza di fare una scelta chiara e consapevole: non esistono mezze misure. La fede in Cristo implica un impegno totale e una partecipazione attiva al Suo regno. “Chi non raccoglie con me, disperde”, afferma Gesù, invitando i credenti a collaborare con Lui nella costruzione del regno di Dio, attraverso la testimonianza della fede e delle opere buone.
É un chiaro invito a riflettere sulla necessità di stare dalla Sua parte, di riconoscere la Sua autorità divina e di essere cooperatori attivi nel portare il bene e combattere il male, così come il Catechismo ci insegna riguardo alla lotta spirituale contro il maligno (CCC 407).