Il Vangelo di oggi 15 Aprile: “Uno di voi mi tradirà”
Il brano del Vangelo di oggi ci introduce nel dramma della Passione di Cristo con grande intensità spirituale e teologica.
Gesù, pur sapendo di essere tradito, rimane fedele alla volontà del Padre e si dona fino alla fine. Il suo turbamento umano (“fu profondamente turbato”) rivela la verità dell’Incarnazione: Cristo è vero Dio e vero uomo (CCC 464), capace di provare dolore e angoscia.
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».
Il tradimento di Giuda è uno degli atti più tragici della storia della salvezza. Egli riceve il boccone dalla mano stessa di Gesù, un gesto che in quella cultura era segno di amicizia e di onore. Eppure, proprio dopo quel gesto, “Satana entrò in lui”. Qui si compie la libertà dell’uomo che, respingendo la luce, apre il cuore al potere delle tenebre (Gv 3,19). Il Catechismo insegna che “Dio è onnipotente, ma nel suo disegno misterioso permette l’azione del male” (CCC 395), e persino questo tradimento sarà trasfigurato nel disegno salvifico.
Il contrasto tra Giuda e l’amato discepolo è fortissimo: mentre uno si allontana nella notte, l’altro si avvicina al cuore di Cristo. L’immagine di Giovanni che reclina il capo sul petto di Gesù è un modello di intimità e amore, un richiamo a vivere un rapporto profondo con Lui nell’Eucaristia e nella preghiera.
Infine, Pietro, col suo entusiasmo impulsivo, promette di dare la vita per Gesù, ma cadrà. Tuttavia, la sua caduta non è definitiva: “mi seguirai più tardi” annuncia la sua futura fedeltà, rinnovata dalla misericordia. Anche noi, come Pietro, possiamo cadere, ma la grazia di Dio è sempre pronta a rialzarci (CCC 1429).
Questo brano ci chiama a vigilare, ad amare con sincerità, ed a seguire Cristo anche quando il cammino passa per la croce.