Il Giubileo dei diaconi permanenti ha rappresentato un momento di grande significato, riunendo centinaia di diaconi e le loro famiglie da tutto il mondo.
Questo evento, svoltosi presso l’auditorium di Via della Conciliazione a Roma, ha messo in evidenza la ricchezza e la diversità di un ministero che non solo serve la Chiesa, ma si impegna attivamente a rispondere alle esigenze delle società contemporanee. L’incontro, intitolato “Diaconi in una Chiesa sinodale e missionaria per essere testimoni di speranza”, ha offerto un’opportunità unica di riflessione sul ruolo cruciale dei diaconi permanenti in un mondo in continua evoluzione.
Un evento di dialogo e condivisione
Il Giubileo, ha creato uno spazio di dialogo e condivisione tra vescovi, delegati e referenti delle Conferenze episcopali e delle diocesi. Un aspetto rilevante è stata l’inclusione delle spose dei diaconi, le quali hanno espresso un forte desiderio di essere sempre più coinvolte nella missione dei loro mariti.
Durante la cerimonia di apertura, il cardinale Lazzaro You Heung Sik, prefetto del Dicastero per il clero, ha ringraziato i diaconi per la loro testimonianza dell’amore di Dio, un amore che si estende a tutti, in particolare a coloro che vivono nelle “periferie esistenziali”. Ha sottolineato l’urgenza di valorizzare il ministero diaconale in un’epoca caratterizzata da sfide significative e nuove opportunità. Tra le sue affermazioni più incisive, ha dichiarato: “Questo compito oltrepassa le nostre forze”, evidenziando l’importanza di unire le potenzialità e di supportarsi reciprocamente.
Il ministero diaconale nel mondo
Il cardinale ha anche chiarito la specificità della vocazione diaconale, distinta da quella di presbiteri e laici, richiamando l’attenzione sulla storia millenaria del diaconato. Nonostante le sue radici tradizionali, il ministero ha conosciuto una rinascita e un rinnovamento significativi a partire dal Concilio Vaticano II. Ha avvertito: “Non dobbiamo considerare il diaconato permanente come la ‘salvezza’ della Chiesa”, invitando a non temere il cambiamento e a non cadere in forme di chiusura.
Le testimonianze raccolte durante l’incontro hanno dimostrato come il ministero diaconale assuma forme diverse nei vari contesti culturali e geografici. Ecco alcuni dati significativi:
- Oltre 47.000 diaconi permanenti nel mondo, con l’Italia al terzo posto per numero di diaconi consacrati.
- Negli Stati Uniti, si prevede che nei prossimi vent’anni il numero di diaconi raggiunga quello dei sacerdoti.
- In America Latina e nei Caraibi, i diaconi permanenti sono diventati attori fondamentali nel rinnovamento sociale.
- In Asia e Oceania, nonostante il numero attuale di diaconi sia relativamente basso (solo lo 0,2%), il loro ruolo è cruciale nel dialogo interreligioso.

Il ruolo delle spose dei diaconi
Un altro aspetto di grande rilevanza emerso nell’incontro, è stata l’inclusione delle mogli dei diaconi, organizzate nella Rete internazionale delle spose. Queste donne non solo sostengono la missione dei loro mariti, ma chiedono anche un maggiore riconoscimento e coinvolgimento. Marie Françoise Maincent, referente della rete per il Centro internazionale del diaconato in Francia, ha sottolineato l’importanza di una formazione adeguata e di una valorizzazione della componente femminile nel ministero diaconale.
Durante il convegno, è stato presentato un sondaggio online per approfondire la realtà dei diaconi permanenti nel mondo. Il cardinale Lazzaro You Heung Sik ha inoltre annunciato l’intenzione di costituire un gruppo di lavoro internazionale per rivedere la Ratio Formationis e il Direttorio per la Vita dei Diaconi. Questo progetto mira a rafforzare la rete di supporto per i diaconi e a preparare un grande convegno internazionale nel 2026, aggiornando strumenti utili per le Chiese locali nel loro lavoro con e per i diaconi.

L’incontro ha messo in luce non solo la vitalità del diaconato, ma anche l’importanza della sinodalità nella Chiesa contemporanea. I diaconi, con il loro servizio, rappresentano un legame fondamentale tra la comunità ecclesiale e il mondo, testimoniando l’amore di Dio in ogni situazione di vita. Il loro ministero è una risposta alle sfide del nostro tempo, un segno di speranza che si esprime attraverso l’azione concreta e l’impegno verso i più bisognosi. La testimonianza di fede e dedizione di questi uomini e delle loro famiglie è un richiamo potente a vivere il Vangelo in modo autentico e profondo, incarnando il messaggio di amore e giustizia di Cristo in ogni angolo del pianeta.