Pellegrinaggi

Il Cristo Risorto, il bronzo che piange

Una visione innovativa della resurrezione  che offre una riflessione profonda su cosa significhi il sacrificio e la rinascita.

La scultura “Cristo Risorto” di Andrei Ajdic è un’opera che va oltre il semplice atto di creare arte, rappresentando un incontro tra arte, spiritualità e una narrazione unica. Realizzata nel 1990 e fusa nel 1991, questa scultura ha affascinato e commosso milioni di persone. Ajdic, artista sloveno, si distacca dalle tradizionali rappresentazioni cristiane. La creazione di questa scultura è avvenuta quasi per caso.

Mentre Ajdic lavorava con la creta, un incidente ha portato alla caduta di una croce nel materiale. Spaventato, ha rimosso rapidamente la figura di Gesù, notando che l’immagine del suo corpo si era impressa nella creta. Questo evento ha segnato un cambiamento significativo nella sua carriera artistica, diventando un segno per Ajdic e influenzando profondamente la sua espressione artistica.

Un’opera che suscita emozioni e simbolo di speranza

La scultura “Cristo Risorto” si distingue per la sua capacità di attrarre l’attenzione e stimolare la riflessione. Durante una mostra in Germania, nonostante Ajdic avesse esposto oltre quaranta opere, la maggior parte dei visitatori si soffermava davanti a questa scultura, meditandone il significato. Questo ha spinto l’artista a interrogarsi su cosa rendesse l’opera così speciale, dimostrando come “Cristo Risorto” riesca a toccare le corde sensibili di chi la osserva, evocando emozioni profonde. Nel 1996, Ajdic ha portato la sua scultura a Medjugorje, un luogo noto per le sue apparizioni mariane. La reazione entusiasta dei sacerdoti locali ha portato a un ambizioso progetto di esposizione, finanziato da un cittadino sloveno e da un ebreo, con una spesa di circa 300.000 euro.

La solenne inaugurazione avvenne a Pasqua del 1998, un momento che ha unito la comunità locale attorno a un simbolo di speranza e resurrezione. Un aspetto straordinario della scultura è il fenomeno dell’acqua che scaturisce dal ginocchio dall’opera d’arte. Inizialmente si è pensato ad un fenomeno di trasudo, ma Andrej ha escluso questa opzione in quanto la statua al momento dell’installazione è stata completamente riempita all’interno di calce. Questo evento è stato interpretato come un segno divino, simboleggiando la vita eterna e la rinascita. La rappresentazione di Cristo non è quella di una figura sofferente, ma di un simbolo di vita e rinnovamento, invitando alla riflessione su cosa significhi veramente la resurrezione.

Il Fenomeno dell’acqua dal Cristo Risorto (www.medjugorje.it)

L’eredità di Andrei Ajdic

Andrei Ajdic, con il suo approccio innovativo, ha creato un’opera che parla a molti, sfidando le convenzioni e invitando a una nuova interpretazione del messaggio cristiano. La scultura “Cristo Risorto” non è solo un’opera d’arte, ma un punto di riferimento spirituale che continua a ispirare e commuovere. Essa rappresenta la ricerca di un significato più profondo della fede, un percorso che va oltre le apparenze e si tuffa nel cuore della spiritualità umana.

In un contesto simbolico come Medjugorje, la presenza di “Cristo Risorto” attira visitatori da tutto il mondo, offrendo loro un riflesso delle proprie lotte e aspirazioni. L’opera di Ajdic ha suscitato un dibattito sulla natura dell’arte religiosa, dimostrando come l’arte possa evolversi nel tempo e riflettere la spiritualità contemporanea.

Il “Cristo Risorto” di Andrei Ajdic è, quindi, non solo un bronzo che piange, ma una testimonianza vivente di speranza e di rinascita. La sua forma e il suo messaggio continuano a risuonare nei cuori di coloro che si fermano a contemplarla, invitandoli a riflettere sul significato della vita e sulla potenza della fede. In un mondo segnato dalla sofferenza, quest’opera rappresenta un faro di luce, un richiamo alla resilienza e alla capacità di rinascere.

Published by
Gianluca Di Marcantonio