Fra Slavko Barbaric, una figura di grande rilievo nella storia di Medjugorje e della sua spiritualità del posto.
Nato l’11 marzo 1946 in una piccola comunità dell’Erzegovina, Slavko ha dedicato la sua vita a un cammino di fede e servizio, che ha avuto un impatto profondo su innumerevoli persone, sia in patria che all’estero. La sua vita è stata caratterizzata da un incessante desiderio di avvicinare l’uomo a Dio, un compito che ha portato avanti con passione e dedizione. La vocazione di Slavko si manifestò in giovane età, spingendolo a entrare nell’Ordine Francescano. Il 14 luglio 1965, iniziò il suo percorso spirituale a Humac, un convento che ha avuto un ruolo cruciale nella formazione di molti religiosi. Dopo aver fatto i voti il 17 settembre 1971, fu ordinato sacerdote il 19 dicembre dello stesso anno. In questi primi anni di ministero, Slavko operò nella parrocchia di Capljina, dove si distinse per la sua capacità di connettersi con la comunità e per la sua dedizione alla pastorale.
Il trasferimento a Medjugroje
Dopo il suo ritorno a Mostar nel 1982, Slavko iniziò a lavorare come catechista per gli studenti, e la sua opera si dimostrò particolarmente fruttuosa. Tuttavia, il regime comunista dell’epoca guardava con sospetto le sue attività, percependo la sua influenza positiva sui giovani come una minaccia. La persecuzione che ne seguì non fece altro che rafforzare la sua determinazione. In quel periodo difficile, il Cardinale Franjo Kuharic si schierò a difesa di Slavko, riconoscendo il valore del suo operato e il suo impegno per la comunità.
Nel 1983, Padre Slavko venne ufficialmente trasferito a Medjugorje, un luogo che sarebbe diventato il fulcro della sua vita e del suo ministero. Medjugorje, noto per le apparizioni mariane che hanno attratto milioni di pellegrini, divenne il palcoscenico della sua missione. Qui, Slavko dedicò il suo tempo alla preghiera, alla celebrazione dei sacramenti e all’accoglienza dei visitatori,. Il suo approccio caloroso e aperto attrasse molti fedeli, che si sentivano accolti e compresi. All’inizio della guerra in Bosnia Erzegovina, quando tutti i frati più anziani andarono a Tucepi come esuli, P. Slavko decise di rimanere a Medjugorje.
Oltre al suo ministero pastorale, Slavko si distinse per la sua attività di scrittore e formatore. Scrisse numerosi libri di contenuto spirituale, nei quali condivideva le sue esperienze e riflessioni, offrendo sostegno e guida a chi cercava una connessione più profonda con Dio. La sua passione per la preghiera lo portò a organizzare seminari di digiuno e preghiera, e incontri speciali con giovani e sacerdoti, creando spazi di riflessione e crescita spirituale.
Uno dei progetti più significativi che fondò fu l’associazione di istruzione e formazione “Majcino selo” (il Villaggio della Madre), un’iniziativa che accoglieva orfani di guerra, bambini provenienti da famiglie distrutte e persone vulnerabili. Questo rifugio rappresentava non solo un luogo di assistenza materiale, ma anche un ambiente in cui i valori cristiani di amore e solidarietà si concretizzavano in azioni reali.
La sua eredità spirituale
Il 24 novembre 2000, Padre Slavko Barbaric si spense sul monte Krizevac al termine di una Via Crucis, mentre era circondato da pellegrini e parrocchiani. Dopo un periodo di intenso dolore, si accasciò su un masso e morì, lasciando un vuoto incolmabile nella comunità di Medjugorje. La sua morte fu un momento di grande tristezza, ma anche di celebrazione della sua vita e del suo operato. Il 26 novembre, fu sepolto nel cimitero “Kovacica” di Medjugorje, dopo una commovente celebrazione della Santa Messa.
Poco prima della sua morte, il 25 novembre 2000, la Madonna, attraverso il messaggio di Medjugorje, fece riferimento a lui, affermando che “vostro fratello Slavko è nato al Cielo e che intercede per voi.” Questo messaggio ha avuto un impatto profondo su chi lo conosceva e su coloro che avevano beneficiato della sua guida spirituale. La sua eredità continua a vivere nei cuori di coloro che ha toccato con il suo amore e la sua dedizione.
Oggi, la figura di Padre Slavko Barbaric continua a ispirare molte persone in tutto il mondo. Le sue opere, i suoi scritti e la sua vita di servizio sono un esempio luminoso di come la fede possa trasformare la vita. La sua capacità di unire spiritualità e azione concreta, il suo amore per i giovani e la sua dedizione ai bisognosi rappresentano un modello da seguire per tutti coloro che desiderano vivere una vita di fede autentica e impegnata.