Disturbi Alimentari: l'allarme dal Bambino Gesù
Dal 2019, i disturbi alimentari tra i bambini sono aumentati del 60%, un fenomeno preoccupante che coinvolge sia il numero di casi che la gravità.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha registrato un incremento significativo delle diagnosi, con casi sempre più gravi e precoci. I bambini si trovano a confrontarsi con un disagio emotivo e socio-relazionale che si esprime attraverso il corpo, ormai ridotto a una “scatola vuota”, distante dalle esperienze di gioco e socializzazione che sono cruciali per la crescita sana.
Il fenomeno dei disturbi alimentari è strettamente legato alla solitudine emotiva. Molti bambini vivono in famiglie disfunzionali, dove la comunicazione è scarsa e i genitori sono emotivamente distanti. Questo crea un vuoto emotivo che i bambini cercano di colmare con il cibo, agendo sul loro corpo per esercitare un controllo che manca altrove. La dipendenza dai dispositivi digitali e la crescente “de-corporeizzazione” della vita quotidiana contribuiscono ulteriormente al disfacimento di un equilibrio fondamentale tra corpo e mente.
La fragilità familiare è un fattore di rischio importante. Le famiglie moderne spesso non riescono a fornire il supporto emotivo necessario, lasciando i bambini privi di quel riflesso identitario che solo i genitori possono offrire. Questo isolamento emotivo si manifesta anche nei disturbi alimentari, dove il cibo diventa un mezzo per gestire il dolore interiore.
Il 15 marzo si celebra la Giornata del Fiocchetto Lilla, un’iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi alimentari come anoressia e bulimia, che colpiscono soprattutto i giovani. La giornata vuole ricordare l’importanza di riconoscere e affrontare questi disturbi in modo tempestivo, supportando le vittime e le loro famiglie. Il fiocchetto lilla è simbolo di speranza e consapevolezza, un invito a prendersi cura della salute mentale e fisica dei bambini e degli adolescenti.