Salvataggio in mare (www.aeronautica.difesa.it)
Una storia di fede, resistenza e miracoli quella di un pescatore di 61 anni, tornato a casa dopo aver trascorso 95 giorni in mare.
La sua disavventura è iniziata il 7 dicembre 2024. Partito per una normale battuta di pesca le avverse condizioni meteorologiche lo hanno costretto a cambiare rotta e, dal 18 dicembre, non si sono più avute notizie di lui.
Durante il suo naufragio Máximo Napa Castro, un pescatore peruviano di 61 anni, ha affrontato prove inimmaginabili. Salpato da San Juan de Marcona aveva perso la rotta per le intemperie e l’avversità del mare sparendo dai radar per ben 95 giorni. Il suo racconto è da brividi, dopo aver esaurito le provviste, ha dovuto cercare alternative per sopravvivere, nutrendosi di insetti, uccelli e tartarughe.
“Grazie a Dio per avermi dato un’altra possibilità. Non volevo morire”, ha dichiarato con profonda emozione, raccontando di come la tartaruga sia diventata il suo salvatore. Con l’ultima forza rimastagli, è riuscito a catturare l’animale e a bere il suo sangue, che gli ha permesso di resistere un giorno in più.
Il salvataggio è avvenuto il 15 marzo 2025, quando un elicottero, dopo averlo avvistato a 388 miglia dalla costa, ha contattato una nave per portarlo in salvo. Il ritorno a casa è stato festeggiato con una banda di ottoni e l’emozionante abbraccio con sua madre ha commosso tutti i presenti.
La fede di Máximo è stata una luce guida nei momenti più bui. “Ho sempre avuto fede. Quando non avevo cibo e acqua, pregavo e dicevo: Non morirò, perché ho i miei figli e mia madre”. La sua determinazione a tornare dai suoi cari è stata la forza motrice che lo ha spinto a lottare per la vita. La figlia Inés ha rivelato come il ricordo della famiglia abbia sostenuto il padre: “Il suo sostegno era la nostra famiglia, e lui pregava per restare vivo“.
Nei giorni di solitudine, Máximo ha trovato conforto nella preghiera, un atto che lo ha aiutato a mantenere la speranza. “Ogni volta che pioveva, sapevo che era Dio che mi ascoltava“, ha aggiunto, enfatizzando il ruolo fondamentale della provvidenza nella sua sopravvivenza.
La sua storia non è solo un racconto di sofferenza, ma anche un esempio di come la fede e l’amore per la famiglia possano superare anche le sfide più dure. Il racconto di Máximo Napa Castro è un potente promemoria della resilienza umana e dell’importanza di mantenere la speranza, anche nei momenti più disperati. La sua esperienza, carica di significato, invita a riflettere sulla forza della fede e sull’amore che unisce le famiglie, rendendo ogni giorno un dono prezioso.