Testimonianze

Da Ercole a Cristoforo, da anticlericale a Padre: storie di conversioni a Medjugorje

L’itinerario spirituale di Ercole Amanzi, conosciuto come padre Cristoforo,  una testimonianza illuminante di come la fede possa trasformare la vita.

La sua storia, che affonda le radici in un contesto di forte anticlericalismo e impegno politico, si intreccia con la celebre località di Medjugorje. Originario dell’Abruzzo, Ercole cresce in una famiglia di umili origini, caratterizzata dalla presenza di una madre cattolica e di un padre non praticante. Fin da giovane, Ercole si allontana dalla religione, convinto che il cristianesimo fosse incompatibile con il suo desiderio di difendersi dalle ingiustizie sociali. La sua adesione al Partito Comunista Italiano (PCI) rappresenta la sua ricerca di una società più giusta, ma lo allontana ulteriormente dalla fede, portandolo a vivere in un contesto di crescente scetticismo nei confronti della Chiesa.

La trasformazione a Medjugorje

A trentadue anni, Ercole si trova in una situazione complessa: la sua compagna, una donna divorziata con due figli, ha intrapreso un percorso di conversione, desiderando avvicinarsi a Dio. Inizialmente, Ercole decide di seguirla a Medjugorje non per motivi spirituali, ma per riconquistarla. Tuttavia, il suo viaggio si trasforma in un’esperienza di cambiamento radicale. Durante un incontro con una suora, vive un momento mistico in cui percepisce la presenza di Gesù, un’esperienza che segna l’inizio di un profondo esame di coscienza.

Dopo una giornata di riflessione e preghiera, Ercole decide di salire sul monte Krizevac, dove vive un’illuminazione interiore che lo porta a riconoscere i suoi errori. Sentendo una voce paterna che gli offre una nuova vita, Ercole comprende che Dio lo ama e gli sta tendendo la mano. Questo momento di rivelazione segna il culmine di un processo di conversione che lo porterà a lasciare la sua vita precedente e ad abbracciare una nuova vocazione.

La Croce bianca in cima al monte Krizevac (www.medjugorje.it)

L’ingresso nell’Ordine dei Frati Minori

L’esperienza di Medjugorje non è solo un punto di svolta personale, ma diventa anche il trampolino di lancio per la sua entrata nell’Ordine dei Frati Minori nel 1990, dove assume il nome di Cristoforo. La scelta di questo nome coincide con la memoria liturgica del santo, che rappresenta il cammino di chi accompagna gli altri verso la fede. Una volta entrato nell’ordine, padre Cristoforo inizia a dedicarsi con passione alla missione di evangelizzazione, tornando spesso a Medjugorje, dove guida pellegrini e condivide il messaggio di pace e riconciliazione.

Nel 2007, padre Cristoforo ha chiesto a una delle veggenti, Vicka, quando sarebbero stati rivelati i dieci segreti. La risposta, che giunge con una certa ambiguità, lascia intendere che non siamo lontani da un evento significativo. Questo clima di attesa è segnato da un crescente timore per il futuro, ma anche da una speranza rinnovata nel trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

In questo contesto, padre Cristoforo invitava i fedeli a perseverare nella fede e a coltivare la preghiera e la carità. La sua vita è un esempio di come la grazia possa trasformare un cuore lontano da Dio in uno strumento per la sua opera. La storia di Ercole, padre Cristoforo, è una testimonianza dell’amore di Dio, capace di raggiungere anche i più lontani e di condurli verso una nuova vita di fede e servizio. Inaspettatamente, il 2 dicembre 2021, padre Cristoforo Amanzi Ofm è tornato alla Casa del Padre, era anche il fondatore della fraternità Madre della Riconciliazione e della Pace.

Published by
Gianluca Di Marcantonio