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Conversione religiosa: da musulmano a cristiano dopo un’esperienza di flagellazione

Mohamad Faridi, dopo anni di sofferenza, trova la sua conversione al Cristianesimo che ha cambiato radicalmente la sua vita.

Oggi Mohamad Faridi, un iraniano che ha vissuto un’infanzia segnata dall’ambizione di sacrificarsi per l’Islam. fa parte di una chiesa iraniana a Los Angeles e condivide la sua messe di speranza.

Il passato di Mohamad Faridi

Immaginate di crescere con la convinzione di dover sacrificare la propria vita per l’Islam, come ha fatto Mohamad Faridi, un iraniano nato a Teheran nel 1984. Fin da giovane, la sua vita era segnata dalla ricerca della benevolenza di Allah, un obiettivo che sembrava richiedere sofferenza e sacrificio personale. Per espiare i suoi peccati, Mohamad si infliggeva punizioni autoinflitte, flagellandosi con fruste appuntite, un comportamento purtroppo comune in alcune pratiche religiose in Iran.

“Era tutto per guadagnare il favore di Allah e volevo semplicemente essere certo dell’approvazione di Dio”, racconta Mohamad, il quale, nonostante i suoi sforzi, si sentiva sempre più sopraffatto dalla disperazione. La sua vita cambiò radicalmente al termine del servizio militare obbligatorio, quando incontrò un amico, Rasul, che un tempo era un uomo violento ma che ora emanava pace e serenità. Rasul rivelò a Mohamad di aver trovato la fede in Gesù Cristo, spiegando come l’amore di Cristo lo avesse trasformato.

“Mi raccontò di come Gesù fosse stato flagellato, ferito e crocifisso, e di come avesse donato la sua vita affinché io potessi avere la vita eterna”, ricorda Mohamad. Questo messaggio penetrò profondamente nel suo cuore, portandolo a inginocchiarsi e a pregare, chiedendo perdono per i suoi peccati e accettando Gesù come Signore e Salvatore. “Il peso dei segn che portavo sulle spalle si dissolse, e compresi di essere finalmente libero“.

La Scoperta della Fede

Dopo la sua conversione, Mohamad entrò in una chiesa e sentì la presenza di Dio avvolgerlo, percependo una voce che gli diceva: “Sei a casa!” Ricevette un Nuovo Testamento in farsi e si immerse nella lettura dei Vangeli, trovando conforto nelle parole di Gesù: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Mt 11:28).

Mohamad Faridi prima della conversione

Le Conseguenze della Conversione di Mohamad

Tuttavia, la gioia della sua nuova fede fu subito oscurata dalla reazione violenta di suo padre, che scoprì la sua conversione. Mohamad fu costretto a lasciare la sua casa e trascorse i successivi tre anni evangelizzando come tassista. La sua vita era ora un continuo pericolo, e quando si rese conto che le autorità lo stavano cercando, fece domanda per lo status di rifugiato presso le Nazioni Unite, riuscendo così a fuggire negli Stati Uniti.

Il Nuovo Inizio

Ora, parte di una comunità cristiana iraniana a Los Angeles, Mohamad esprime la sua gratitudine: “Gesù è la cosa migliore che possa capitare a chiunque. Niente è meglio che essere approvati da Dio e sapere di essere già passati dalla morte alla vita.” Pur avendo dovuto lasciare la sua famiglia e la sua patria, egli ha compreso che il costo di vivere senza Dio è ben più alto.

La sua storia è un potente richiamo alla fede e alla libertà spirituale, un esempio di come la ricerca di verità e amore possa trasformare profondamente la vita di una persona, indipendentemente dalle avversità.

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Redazione