Suor Francesca e Papa Francesco (www.vaticannews.va)
Un evento straordinario che ha toccato profondamente i cuori di molti: l’incontro tra suor Francesca Battiloro e Papa Francesco.
Questa religiosa, di 94 anni, ha dedicato gran parte della sua vita alla preghiera e alla contemplazione, trascorrendo ben 75 anni in clausura nell’Ordine della Visitazione di Santa Maria, noto anche come le Visitandine. Fondato da san Francesco di Sales e santa Giovanna Francesca Frémiot di Chantal, l’Ordine è celebre per la sua intensa vita spirituale e per la diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù, un tema centrale nell’insegnamento di Papa Francesco.
Suor Francesca, originaria di Napoli e conosciuta nel mondo come Rosaria, ha vissuto un’esperienza di vita particolare. Entrata in clausura all’età di sette anni, ha pronunciato i suoi voti a diciassette anni, dopo aver vissuto un’epifania mistica che l’ha portata a prendere il nome di Francesco, in onore del fondatore del suo ordine. Durante un momento critico della sua vita, ha affermato di aver visto in sogno san Francesco, che le avrebbe promesso di salvarla. Questo evento ha segnato non solo la sua vita, ma ha anche rafforzato la sua vocazione e il suo impegno verso Dio.
L’incontro con Papa Francesco è avvenuto in un contesto di grande spiritualità, durante il Giubileo dei Malati, un momento di comunione e riflessione per tutti coloro che soffrono. Suor Francesca, grazie al supporto del Sovrano Militare Ordine di Malta, ha potuto attraversare la Porta Santa, un gesto che rappresenta la misericordia divina e la volontà di ritrovare la speranza. Sebbene la Basilica fosse affollata di pellegrini, la sua entrata è stata intima, permettendole di vivere un momento di grande significato personale e spirituale.
Durante la sua visita, suor Francesca ha avuto l’opportunità di pregare davanti alla tomba di san Pietro, un luogo di grande importanza non solo per la Chiesa, ma anche per il mondo intero. È qui che ha incontrato il Papa, il quale, dopo un periodo di ricovero ospedaliero, ha voluto salutare la monaca. La scena è stata toccante: due figure di fede, una in carrozzina e l’altra, il Pontefice, che si è avvicinato con umiltà e affetto.
Le parole di suor Francesca, riportate dai media vaticani, colpiscono per la loro semplicità e profondità. “Ho pregato tanto per la sua salute, ho offerto la mia vita a Gesù perché lei guarisca,” ha detto, esprimendo un desiderio che riflette la sua profonda spiritualità e l’amore verso il Papa. La risposta del Pontefice, che ha sorriso e ha mostrato interesse per le origini napoletane della monaca, ha reso l’incontro ancora più speciale. Francesco ha infatti ricordato un episodio di dieci anni fa, quando un gruppo di suore napoletane lo accolse con grande affetto durante la sua visita al Duomo di Napoli.
L’incontro, documentato anche sui canali social della Santa Sede, non è stato solo un momento di gioia personale per suor Francesca, ma ha rappresentato anche una testimonianza di fede per tutti coloro che hanno seguito questa storia. La monaca ha rivelato il suo desiderio profondo di “morire nell’atto del puro amore”, un desiderio che esprime la sua totale dedizione a Dio e il suo desiderio di unirsi a Lui nell’aldilà.
Suor Francesca Battiloro non è solo una figura di venerazione; la sua vita e la sua esperienza sono un richiamo alla spiritualità profonda, alla fede e alla speranza. La sua storia è un esempio luminoso di come la vita religiosa, anche in circostanze di grande difficoltà come la malattia, possa essere una fonte di luce e conforto per gli altri. In un mondo spesso segnato dall’incertezza, la vita di suor Francesca ci ricorda l’importanza della preghiera, della dedizione e dell’amore incondizionato, elementi centrali nella tradizione cristiana e nel catechismo della Chiesa cattolica.