Appello del cardinale Bo: senza cessate il fuoco immediato aiuti umanitari impossibili
Appello urgente del card. Bo, arcivescovo di Yangon, per facilitare l’assistenza umanitaria dopo il devastante terremoto.
La crisi umanitaria in Myanmar colpisce 20 milioni di persone; è necessario garantire aiuti essenziali. Questo sisma ha aggravato una già complessa crisi umanitaria, con quasi 20 milioni di persone, inclusi 6,3 milioni di bambini, che necessitano disperatamente di aiuto, secondo le stime delle Nazioni Unite.
Nel suo messaggio, il cardinale ha evidenziato la necessità di garantire un accesso senza ostacoli per l’assistenza umanitaria, affermando che “la crisi umanitaria richiede un’urgente cessazione delle ostilità”. Questo appello non è solo un grido di aiuto, ma un imperativo morale per tutte le parti coinvolte nel conflitto. È fondamentale garantire la sicurezza necessaria per la consegna di:
a chi è stato colpito non solo dal terremoto, ma anche da anni di conflitti interni.
La U.S. Geological Survey ha emesso un’allerta rossa, suggerendo che il numero delle vittime potrebbe aumentare ulteriormente, rendendo ancora più urgente l’arrivo degli aiuti. Il cardinale Bo ha espresso la sua solidarietà e il supporto della Chiesa cattolica, inviando le condoglianze alle famiglie in lutto per la perdita dei loro cari. La macchina degli aiuti umanitari si è messa in moto, con le Nazioni Unite che stanno mobilitando risorse per affrontare la situazione critica nel Myanmar, attualmente considerato il paese più colpito da questa crisi.
In un contesto globale in cui la comunità internazionale ha dimostrato solidarietà attraverso una risposta immediata, il cardinale ha assicurato che la Chiesa cattolica si impegnerà attivamente per fornire assistenza vitale. Questo include la mobilitazione di risorse per garantire cibo, medicine e riparo a chi ne ha bisogno. La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di stabilità politica e dalla continua violenza nel paese, che ostacola la distribuzione degli aiuti.
Il cardinale Bo ha anche sottolineato il profondo impatto delle parole di sostegno ricevute da Papa Francesco e da altri alti funzionari vaticani. La solidarietà internazionale e l’impegno della Chiesa sono cruciali in questo momento difficile. L’appello del cardinale non è solo un richiamo all’azione, ma anche un invito alla riflessione sulla responsabilità collettiva di rispondere a chi soffre e sulla necessità di pace in una regione martoriata dalla guerra e dalla natura.