La scomparsa di padre Sabino Maffeo il 21 gennaio 2025 ha segnato un momento di grande tristezza per la comunità religiosa e culturale. Questo illustre gesuita, noto per il suo straordinario lavoro con Radio Vaticana, ha lasciato un’impronta indelebile nella vita di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La sua dedizione al servizio della Chiesa e della comunità ha ispirato generazioni, rendendolo una figura di riferimento.
Padre Maffeo nacque a Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, il 1° novembre 1922. Fin da giovane, dimostrò una forte inclinazione per lo studio e la spiritualità, avviandosi al sacerdozio a soli quindici anni. Iniziò la sua formazione presso la scuola apostolica dei padri gesuiti a Loreto, dove gettò le basi per il suo percorso religioso e intellettuale.
La sua carriera accademica si sviluppò grazie agli studi di filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, una delle istituzioni più prestigiose del cattolicesimo. La sua passione per le scienze lo portò a conseguire una laurea in fisica, completata tra l’Università di Roma La Sapienza e l’Università di Bologna. Fu ordinato sacerdote nel 1953, pronto a dedicarsi completamente al servizio degli altri.
Un educatore unico
Nel corso della sua lunga carriera, padre Maffeo ricoprì numerosi incarichi, distinguendosi come professore di fisica e religione. La sua abilità nel coniugare scienza e fede lo rese un educatore unico, capace di ispirare generazioni di studenti. La sua passione per l’insegnamento si manifestava nel suo modo di comunicare, rendendo accessibili anche i concetti più complessi, unendo rigore scientifico a profonda spiritualità.
Un pilastro della comunicazione
Oltre alla sua attività accademica, padre Maffeo fu un pilastro di Radio Vaticana, dove si distinse per il suo lavoro nel settore della comunicazione. I suoi programmi hanno raggiunto milioni di ascoltatori, portando un messaggio di speranza e fede. La sua esperienza e approccio analitico contribuirono a rendere Radio Vaticana un punto di riferimento per molti, sia per i fedeli che per chi cercava una comprensione più profonda degli eventi del mondo attraverso una lente cattolica.
Un’eredità duratura
La scomparsa di padre Maffeo ha lasciato un vuoto incolmabile tra i suoi confratelli gesuiti e tra gli studenti e ascoltatori che hanno beneficiato della sua saggezza. Tre anni fa, in occasione del suo centesimo compleanno, papa Francesco gli scrisse una lettera toccante, definendolo «un fedele strumento nelle mani di Dio». Questa affermazione riassume perfettamente l’essenza della vita di padre Maffeo, dedicata alla sua vocazione e al servizio della comunità.
La sua vita rappresenta un modello da seguire per le future generazioni di sacerdoti ed educatori. La sua capacità di unire fede e ragione, scienza e spiritualità, rimarrà un esempio luminoso per tutti coloro che aspirano a servire gli altri con dedizione e amore. In un’epoca in cui il dialogo tra scienza e fede è più che mai necessario, l’esempio di padre Sabino Maffeo testimonia come questi mondi possano interagire e contribuire a una comprensione più profonda dell’esistenza umana.
La memoria di padre Maffeo continuerà a vivere nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare il suo cammino, nella speranza che il suo messaggio di amore e servizio possa ispirare il presente e il futuro.